Daniel Libeskind
Daniel Libeskind Nato in Polonia nel 1946, si trasferisce con la propria famiglia, una volta finiti i primi studi in Polonia, in Israele. Dopo aver conseguito una borsa di studio messa in palio dall'America Israel Cultural Foundation, si trasferisce a New York City. Qui, si iscrive alla facoltà di architettura della Cooper Union for the Advancement of Science and Art. La Cooper Union è un'università che fa riferimento a una grande fondazione privata, e, a differenza delle “normali” università americane, offre insegnamenti gratuiti agli studenti con minori possibilità economiche, dedicando loro la massima attenzione nel farli crescere. Consegue la laurea nel 1970, e Libeskind decide di approfondire ancora di più gli studi e sotto consiglio di Peter Eisenman si trasferisce a Londra per potersi specializzare in Storia e Teoria dell'architettura presso l'Università dell'Essex. Dopo quest'ultimo corso di studi, inizia ad insegnare a Londra (all'Architectural Association), negli Stati Uniti ma anche in varie università europee e in Giappone.
Dal 1978 ricopre la carica di direttore del Dipartimento di Architettura alla Cranbrook Academy of Art and Design, la famosissima scuola di Eliel ed Eero Saarinen ed è qui che progetta, per la prima volta, un edificio inclinato che sovverte le regole geometriche in occasione di un concorso per la riqualificazione di un'area abbandonata del Potsdamer Güterbahnhof a Berlino.
Nel 1985 conclude il suo lavoro e parte per Milano, dove nel 1986 fonda e dirige fino al 1989 un laboratorio didattico sperimentale no-profit, Dopo solo 4 anni, Libeskind decide di lasciare l'Italia e accetta l'invito della “Paul Getty Foundation” a lavorare al Center for the Arts and the Humanities a Los Angeles.
Da qui ha inizio per Libeskind una brillante carriera fatta di continui successi: il primo è il progetto del City Edge di Berlino (l’icona irrealizzata del decostruttivismo), che gli farà vincere il primo premio del concorso “IBA City Edge Competition”.
Vince poi il concorso per l'ampliamento del Museo Ebraico di Berlino, e si trasferisce nella capitale tedesca. Nel frattempo la sua fama cresce a livello mondiale. A Berlino apre il suo nuovo studio e inaugura una straordinaria serie di progetti: il padiglione di Osaka nel 1990, il piano urbanistico di Groningen, il piano per l'Alexanderplatz a Berlino. Negli anni successivi progetta generi diversi: un complesso commerciale a Wiesbaden, un ponte abitato irrealizzato a Londra, il museo del XX secolo a Norimberga e un giardino dedicato a San Giovanni della Croce per l'“Associazione cattolica” di Amsterdam. Si dedica anche al teatro, disegna scenografie e costumi per alcuni spettacoli e progetta un teatrino sperimentale a Brema. Dopo il progetto dell'ampliamento del Museo Ebraico di Berlino, arrivano progetti più maturi e importanti: l’ampliamento del Felix Nussbaum Museum a Osnabrück; la Filarmonica di Brema; il Victoria and Albert Museum a Londra; la comunità Ebraica e la sinagoga a Duisburg. Nel 1997 vince il Berlin Cultural Prize. Con l'inaugurazione del Museo Ebraico diventa uno dei maggiori e più importanti architetti dei nostri tempi e per lui inizia un'altra grande serie di eccezionali progetti: l'Imperial War Museum North, a Trafford, in Inghilterra; lo Studio Weill, Port d'Andratx, a Mallorca; nel 2002 il progetto del Creative Media Centre ad Hong Kong e del Militärhistorisches Museum di Dresda, nel 2004 la London University Post Graduate Centre a Londra. Importantissimo progetto, nel 2004, è la riprogettazione di Ground Zero, dopo la caduta delle torri gemelle: la Freedom Tower e tutto ciò che la circonda.
Il suo impegno nel voler ampliare la visione dell’architettura riflette il suo profondo interesse per l’arte, la filosofia, la letteratura e la musica (non bisogna dimenticare che Libeskind è un ottimo musicista). Fondamentale nella sua filosofia l’idea che dagli edifici si possa percepibile l’energia dell’uomo e che gli stessi possano influenzare il contesto culturale in cui vengono inseriti.
Daniel Libeskind born in Poland in 1946, he moved to Israel with his family, once finished the first studies in Poland. After earning a scholarship offered as a prize from America Israel Cultural Foundation, he moved to New York City. Here, he joined the faculty of architecture of the Cooper Union for the Advancement of Science and Art. The Cooper Union refers to a large private foundation, and, unlike "normal" American universities, offers free lessons to students with fewer economic opportunities, devoting their full attention in them grow. He graduated in 1970, decides to encrease furtherly his studies and, thanks to Peter Eisenman, he moved to London in order to specialize in the History and Theory of Architecture at the University of Essex. After this course of study, began teaching in London (Architectural Association), in the United States but also in various European universities and Japan. From 1978 he was appointed director of the Department of Architecture at the Cranbrook Academy of Art and Design, the famous school of Eliel and Eero Saarinen and it is here that he designs, for the first time, a building tilted that subverts the rules of geometry at a competition for the redevelopment of an abandoned area of the Potsdamer Güterbahnhof in Berlin. In 1985 concludes his work and left for Milan, where in 1986 he founded and directed until 1989 a teaching experimental nonprofit laboratory, but after only four years, Libeskind decided to leave Italy and accepts the invitation of the "Paul Getty Foundation" to work at the Center for the Arts and the Humanities in Los Angeles. Here begins in Libeskind’s brilliant career, a series of successes: the first is the project of the City Edge in Berlin (the icon of unrealized deconstructionism), and he won the first prize of the competition "IBA City Edge Competition". He won then the competition for the extension of the Jewish Museum in Berlin, and moved to the German capital. Meanwhile his fame grows worldwide. He opens in Berlin a new studio and inaugurates an extraordinary series of projects: the pavilion of Osaka in 1990, the urban plan of Groningen, the plan for the Alexanderplatz in Berlin. In subsequent years he designed different types: a shopping complex in Wiesbaden, an inhabited bridge unfulfilled in London, the Museum of the twentieth century in Nuremberg and a garden dedicated to St. John of the Cross' s "Catholic Association" in Amsterdam. He also focused his attention on theater, drawing sets and costumes for some shows and designing a experimental theater in Bremen. After having designed the enlargement of the Jewish Museum in Berlin, he develops more mature and important projects: the expansion of the Felix Nussbaum Museum in Osnabrück; Philharmonic in Bremen; the Victoria and Albert Museum in London; the Jewish community and the synagogue in Duisburg. In 1997 he won the Berlin Cultural Prize. After the opening of the Jewish Museum he became one of the largest and most important architects of our time and he begins another great variety of unique projects: the Imperial War Museum North in Trafford, England; Studio Weill, Port d'Andratx, Mallorca; in 2002 the project of Creative Media Centre in Hong Kong and the Militärhistorisches Museum in Dresden, in 2004 the London University Post Graduate Centre in London. Important project in 2004, is the redesign of Ground Zero, after the fall of the twin towers: the Freedom Tower and all that surrounds it. His commitment in to expanding the scope of architecture reflects his deep interest in art, philosophy, literature and music (do not forget that Libeskind is an excellent musician). Central idea of his philosophy is that buildings are crafted with the perceptible human energy and that they address the cultural context in which they are built.